La Rete Orizzontale: perché odio il Multilevel.

la rete orizzontale

Multilevel Marketing, Multilevel Network, Multilevel qualsiasi cosa.

Io promuovo invece la Rete Orizzontale.

 
Da figlio di matematico ho sempre odiato le piramidi aziendali e cose di questo tipo. Vi ricordate le catene di Sant’Antonio di quando eravamo giovani?
Funzionavano – lol – con lettere vere. Ricevevi la lettera da un amico dopo di che dovevi inviare 5.000 Lire ad altre 5 persone, non ricordo bene, seguendo una lista di nomi nei quali in fondo aggiungevi anche il tuo. Se ognuno avesse rispettato la catena avresti dovuto ricevere soldi nel giro di poco tempo (sic).
 
Qualcuno ovviamente è diventato ricco. Chi? Come quasi sempre in questi casi i primi che hanno fatto partire la catena.
 
Bene, nel mondo del Web Marketing ed in quello finanziario (ma anche nella struttura di alcune aziende fisiche benché rasentino l’illegalità rispetto alla legislazione italiana) esistono molte realtà che attraverso il Multilevel promettono l’Eldorado.
 
Smalfi è una delle più insistenti che operano nel settore dove io lavoro, più o meno. Impestano la rete di comunicati altisonanti, di aspettative allettanti in tempo di crisi, ognuno indottrinato a dire le stesse cose e a ripeterle a nastro, per primo a sé stessi.
 
Non entro nel metodo matematico che sta alla base di queste presunte isole felici del “reddito di cittadinanza” (che nome poi, quasi da denuncia per truffa). Parliamo piuttosto di lavoro vero. Lasciamo queste cose alla politica, visto che nel caso non dovrebbe essere cosa esclusiva di pochi che aderiscono a qualcosa ma, al limite, un diritto appunto garantito a tutti e secondo metodi di redistribuzione sociale che attengono alla sfera delle scelte dei governi o delle entità sovragovernative che regolano i flussi economici.
 
Una struttura Multilevel prevede che la generazione di profitto venga redistribuita prevalentemente in modo piramidale. Ovviamente più si sta in alto e più si raggiungono risultati. Ma è molto semplice trovare in rete notizie che spieghino bene come sono davvero in pochi a trarne vantaggio a fronte di tantissime povere persone che vengono utilizzate senza profitto percepibile e che anzi foraggiano il sistema pagando corsi, partecipazioni ad eventi, materiale ecc. ecc.
 
Il lavoro di rete orizzontale e paritario – non vorrei utilizzare impropriamente la parola democratico – è l’unica soluzione che permette vantaggi certi:
 
– quello di utilizzare le persone a secondo delle proprie capacità in ruoli adatti
– quello di concentrare il lavoro di molti al fine di raggiungere risultati migliori
– quello di pagare il giusto le persone che lavorano a seconda di quello che sono in grado di produrre e destinandole a specifiche attività ma pagarle per lavoro vero, non per quindici minuti al giorno di operazioni strane
 
Se quindi avessimo bisogno di curare un cliente che necessiti di sito web, blogging, comunicazione sui mezzi social, mezzi grafici e quant’altro andremo ad allocare il webmaster a fare il suo lavoro, i grafici il loro, scrittori di content ed esperti di comunicazione Social idem.
 
Ognuno che faccia quello per il quale è portato e secondo le necessità contingenti, con il vantaggio suppletivo di lavorare in un team che permetta anche di apprendere piano piano capacità in ruoli che normalmente non avevamo ricoperto prima.
 
La rete orizzontale non prevede vertici di controllo ma brainstorming continui attraverso i quali le idee di tutti, condivise, portino ad un risultato sicuramente più centrato sul problema.
 
E poi la partecipazione offerta ad altri creativi freelance o, perché no, improvvisati grazie a proposte nate conoscendo il sistema. Hai un’idea? Non sei attualmente del gruppo? Pensi che per un task specifico la tua idea possa portare vantaggi al cliente ed al gruppo di lavoro che opera per lui? Bene, ne parliamo e se la cosa è interessante sei dentro, almeno per quel lavoro.
 
Gli eventi, cuore dell’iniziativa, sono davvero il campo dove le realtà si confrontano, incontrano e crescono insieme: sia quella degli operatori che creano per i clienti gli spazi virtuali dove raccontare le loro identità, sia per i clienti stessi che comunicandosi a vicenda otterranno un vantaggio di visibilità innegabile, creando rete. Sono ossessivo su questo punto.
 
Il futuro di questa nazione non può appendersi secondo me a forme di competizione ossessive, soprattutto in un regime di mercato dove molti barano rispetto alle regole; il futuro è nella condivisione e nella cooperazione.
 
Una struttura modulabile, flessibile, adattabile alle singole esigenze.
 
Ci sono moltissimi bravi operatori nei campi citati sopra. Mi piacerebbe che invece di doversi muovere singolarmente o di finire nelle maglie strettissime di un sistema piramidale si unissero in un gruppo in grado davvero di costruire attività in collaborazione, offrendo ai clienti anche un’idea di gruppo forte e capace di adattarsi alle diverse realtà per il quale questo lavoro viene proposto. Nessuno può essere tuttologo, molti possono offrire le proprie conoscenze. L’insieme di queste conoscenze è un bagaglio che assicura sulla bontà del servizio offerto.
 
Nessuna piramide, per l’amor di Dio. 
 
Insieme, è la parola.
 
articolo di Leonardo Vannucci (lioklingo@gmail.com)

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